top of page

Leonardo Alimandi

CRITICHE E NOTIZIE STAMPA

stampa-estera-critica-e-preoccupata-per-
30710937_10156385804068166_2227855949114

Nella Reggia Vanvitelliana di Caserta la prima

BIENNALE  DELLE ARTI DELL'UNITA' D'ITALIA

La fase di ristagno dell'Arte Nazionale cerca di trovare nuova linfa e nuovo impulso nelle sale della Reggia Vanvitelliana di Caserta. La prima Biennale delle Arti dell'Unità d'Italia sarà inaugurata il giorno 12 Dicembre alle ore 17.00 presso il Teatro di Corte alla presenza di noti rappresentanti del mondo artistico italiano nonché del mondo politico-istituzionale. L'iniziativa, dovuta al sodalizio tra Paolo Feroce e Roberto Ronca del “Centro d'Arti Visive Area51” di Teano, vedrà la partecipazione, tra gli altri, dello “Studio F.22”; della Galleria di Arte e Design “Gard” di Roma; della Galleria d'Arte l'Alfiere di Torino; della Associazione Culturale “Soqquadro” di Roma; della HoldenArt di Torino.

Nella Sala Bianca sarà allestita un'Antologica di Mario Schifano, a cura del Prof. Gian Carlo Iosimi, mentre, nelle 40 Sale del Museo dell'Opera e del Territorio della Reggia di Caserta, arricchite con i cimeli storici dei Borbone, saranno esposte opere rappresentative delle giovani realtà artistiche nazionali per la pittura, la scultura (Leonardo Alimandi), la fotografia, le installazioni e l' arte digitale. Qui troveranno spazio, inoltre, le opere di grandi Maestri del ‘900 e collezioni private, nelle quali figurano opere di Balla, Festa, Ceccobelli, Angeli, Scanavino, Sughi, Caporossi, Dorazio, Perilli.

Non poteva mancare la performance di otto artisti dedicata al lancio mondiale del set dei colori per l'encausto brevettato dalla “Ferrario Color”.

Completa l'esposizione la Collezione della Biennale, composta da opere di grandi Maestri nazionali ed internazionali, tra cui Bachis, Benetton, Buttò, Cascella, Costalonga, Donzelli, Lenner, Manera, Patroni Griffi, Soulè, Tornquist.

La Biennale, visitabile dal 12 al 26 dicembre 2004 , prevede concerti dell'Associazione Musicale Iervolino a cura del maestro Antonino Cascio ed un Recital della pianista belga Marie Angel Thomàs .

E' previsto, nella primavera del 2005, nel Teatro di Corte, un Seminario - Spettacolo dal titolo “Atteone a Caserta”, creato espressamente per l'occasione dalla “HoldenArt – Percorsi Narrativi” di Torino . Interverranno l'esperta di giardini Renata Lodari; l'attrice teatrale Lucilla Giagnoni; lo scrittore, saggista e traduttore Luca Scarlini ed il curatore del Guggenheim di Venezia Luca Massimo Barbero.

Presenzieranno all'inaugurazione, quali sostenitori della Biennale, Giovanna Petrenga, Soprintendente BB.AA.AA di Caserta; Maria Cristina Guidotti, Soprintendente del Museo Egizio di Torino; Elvira D'Amicone, Direttrice Museo Archeologico di Firenze; Ermanno Corsi, Presidente Ordine Regionale dei Giornalisti; Luigi Falco, Sindaco di Caserta; Riccardo Ventre, Presidente della Provincia di Caserta e membro del Parlamento Europeo; Raffaele Picierno, Sindaco di Teano; Gianluigi Santillo, Sindaco di San Potito Sannitico; Andrea De Liberis; Amedeo Tarsia in Curia, Vice Presidente del Touring Club Italiano; Davide Tizzano, campione olimpionico di canottaggio; gli onorevoli Nicola Cosentino, Mario Landolfi, Clemente Mastella, Pietropaolo Ferraiuolo.

Caserta 12-26 dicembre 2004

fotoali03.jpg

PREMIATI 100 ARTISTI AL TROFEO DEI DOGI 2004
Si e' conclusa sabato 7 febbraio la premiazione degli Artisti selezionati al Trofeo dei Dogi 2004, nella sala Cassiopea dell'Hotel Cenobio dei Dogi di Camogli.
Sono intervenuti tutti i componenti della Commissione critica di Euro Art Expò, ospite il dottor Italo Manucci, vicesindaco di Camogli.
Gli Artisti presenti hanno portato una loro opera che è stata esposta in sala per la durata della premiazione.
Il prof. Alfredo Pasolino ha commentato le opere di ogni artista in diretta, elogiandone i contenuti tecnici e creativi, mentre l'artista riceveva la sua targa ed il diploma.
La presenza del vicesindaco dottor Italo Mannucci ha reso la giornata di premiazione significativa per quanto concerne la partecipazione della autorità comunali ad eventi culturali.

Il dottor Mannucci ha presenziato per tutta la durata della premiazione, consegnando personalmente targhe e diplomi agli artisti premiati.
Al dottor Mannucci sono state consegnate due litografie dell'artista François Larné, un originale creazione con fumo di candela su ceramica, realizzata in estemporanea dall'artista Tullio Grassi, e per finire il bozzetto di una scultura di Pino Carcelli.

Alcuni artisti hanno inoltre ricevuto premi aggiuntivi per partecipare a mostre organizzate in Italia e all'estero.

Ed ecco i nomi degli artisti premiati con il Trofeo dei Dogi a Camogli:
Adelaide, Alimandi, Amoia, Anziani, Arezzi, Arrigucci, Aulino, Barbujani, Barletta, Basti, Feltrami, Benedetti, Biondi, Borgalli, Boscardin, Bruni, Burger Fagiani, Campanaro, Capone, Carcelli, Carducci, Conversano, Cataldi, Cella, Cicchetti, Contarino, Coppolino, Cordero, Costigliola, Cota, Danieli, de Buysscher, de Matteis, De Vuono, Di Carlo, Di Tonno, Farace, Fera, Fioravante, Fonti Forestiere, FRank, Giorgio, Gonano, Grassi, Grossom Guaschino, Katzarska, Larne', Lazzarato, Loffredo, Lo monaco, Luna, Macò, Marchio, Mariani, Massimo, Marino, Masoli, Mazzetti, Mazzullo, Melchioretto, Melis, Monti, Moretti, Moro Visalli, Murrone, Niceta, Nitti René, Obertino, Parkinson, Pasquinelli, Pellerano, Pertichini, Pignatti, Poerio, Porpora, Prandi, Raffaldi, Riva, Rizzello, Rossetti, Rossi, Ruberto, Ruggieri, Sacripante, Saitta, Sardo, Sblendorio, Scoli, Secondini, Serrao, Solinas, Tornese, Vasile, Vecchi, Ventura, Verdecchia, Versetti, Vignolo, Volpi, Zinzanella.

www.newartpromotion.it

fotoali02thumb.jpg

Leonardo Alimandi privilegiato dalla filosofia del Duende dà anima alla materia con un gesto dinamico e sensuale.

Testo critico di Mehran Zelli ESPERIENZE D'ARTE alla Torretta Valadier di Ponte Milvio - Roma

Dal 23 al 29 gennaio 2014

 

A PORTOVENERE SABATO 29 NOVEMBRE 

CERIMONIA DELLA CONSEGNA DEL PREMIO ART COLLECTION 2003

Nella stupenda cornice di Portovenere, accolti dal meraviglioso Grand Hotel di Portovenere, Artisti provenienti da ogni parte d’Italia si sono dati appuntamento per assistere alla cerimonia di premiazione a loro dedicata.
Ad accoglierli, il comitato critico di New Art Promotion al completo, composto da Francesco Chetta, Alfredo Pasolino, Gerard Argelier, Mariarosaria Belgiovine, Jean Jacques Segall.
Inoltre è giunto ospite graditissimo il sindaco di Portovenere, dottor Gianfranco della Croce, che ha assistito a tutta la manifestazione protrattasi per circa due ore.
Il dottor Della Croce si è mostrato entusiasta della cerimonia, ed ha commentato in modo favorevole la presenza degli artisti premiati a Portovenere, poiché lui stesso come primo cittadino, è acceso sostenitore dell’arte in tutte le sue forme.
Mariarosaria Belgiovine ha definito “l’intera città di Portovenere un’opera d’arte naturale, un connubio fra mare e monti che si sposa perfettamente traducendo emozioni e sensazioni davvero molto forti, specialmente se si osserva la città dall’alto, percorrendo le sue suggestive passeggiate che si snodano fra i vicoli costeggiati dalle tipiche abitazioni del luogo.
La musica del mare accompagna la vita lavorativa quotidiana di questi abitanti, che hanno la fortuna di vivere a stretto contatto della natura nella sua espressione più pura e significativa.
Insomma, a Portovenere non si può andar via senza la promessa di ritornarci...”

 

PANORAMICA DELLE 5 TERRE

E così per i numerosi artisti ed accompagnatori che hanno visitato per la prima volta Portovenere, è stato un suggestivo motivo d’incontro, accolti dalla graziosa ospitalità della gente e delle strutture alberghiere del luogo.
La premiazione ha avuto luogo sabato 29 novembre, nelle sale del Grand Hotel di Portovenere; ogni artista premiato ha presentato una sua opera, per la quale è stata assegnata una motivazione critica del prof. Gerard Argelier.
Anche il prof. Pasolino ha voluto aggiungere un breve commento critico alle opere premiate, esauriente e competente come sempre. La direzione di New Art Promotion ha voluto omaggiare la presenza del sindaco di Portovenere con il dono di un’opera d’arte, da parte del prof. Francesco Chetta. Anche uno degli artisti premiati, lo scultore Pino Carcelli di Berceto (Pr), ha deciso di sua iniziativa di fare omaggio al sindaco di una sua scultura dal titolo Le sorgenti della Vita, motivando la sua decisione per la profonda ammirazione che ha suscitato la presenza del sindaco ed i suoi discorsi sull’arte e l’ospitalità.
Gli Artisti premiati hanno ricevuto una targa con il proprio nome ed il diploma, che attesta l’assegnazione del Premio Art Collection 2003 Grandi Firme dell’Arte Contemporanea 2003.

Commissione New Art Promotion

Il comitato critico di New Art Promotion rinnova il suo ringraziamento alla città di Portovenere ed in particolare:
Dott. Della Croce, Sindaco di Portovenere
Dott. Monti, direttore del "Grand Hotel di Portovenere

Si ringraziano inoltre le autorità della città di Nizza (Francia) per la preziosa collaborazione, ed in particolare il prof. Gerard Argelier ed il Dott. Jean Jacques Segall.

Pubblichiamo i nomi degli Artisti che hanno ricevuto il Premio

Art Collection 2003:

Aglieri Rinella Antonia, Leonardo Alimandi, Katia Amabili, Rosanna Andreoli, Simone Arrigucci, Omero Benedetti, Dayana Bonetti, Anna Borgarelli, Franco Brighenti, Lidia Gangemi, Mary Canobbio, Maria Capone, Pino Carcelli, Maria Francesca Catola, Rosanna Cecchet, Remo Cenciarelli, Alba Centoni, Dino Cerisola, Carmine Conversano, Aldo Corsero, Aldo Damato, Gino Danieli, Antonella Davoli, Sandro De Angelis, Domenico De Bellis, Monique De Bysscher, Giuseppe De Florio, Donata De Matteis, Silvan Dell’Anna, Antonietta Di Carlo, Adriana di Martino, Emanuela Fera, Maria Fioravante, Carlo Geron, Juan Arias Gonano, Tullio Grassi, Ciro Grosso, Rita Guido, Luis Guitierrez, Lucia Dharma Iannilli, Patrizia Iannone, Thea Inclimona, Raffaele Izzo, “Goska” , Arianna Jonghi, Maria Vittoria Lanari, Lorenzo Lantschner, Antonio Larsimont, Fausto Lordi, Lionello Mandorino, Luisa Marangon, Marialuisa Marchesi Holjar, Elisa Martinetti, Enrico Martinetti, Mario Masoli, Mauro Massei, Massimo Mariani, Aldo Maurina, Filomena Melis, Sergio Merghetti, Ammonio Merra, Donatella Mineo, Lino Minneci, Saverio Montesarchio, N.D. Angileri Eid Vita “Annavita”, Venanzina Nespeca, Niceta “Lilia” Liliana, Nitti Rocca Renè, Davide Pacini, Carmen Palladino, Maria Eliana Parente, Fernanda Pignatti, Maria Piratino, Grazia Porro, Mansueto Luciano Prandi, Piero Rasero, Giuseppe Rini, Salvatore Rivela, Mariella Romano, Alessandra Rossetti, Adalberto Rossi “Rush”, Nicola Ruberto, Renata Ruggieri, Giovanna Sacripante, Rita Saitto, Francesco Savino, Ernesto Schiano, Claudio Secondini, Nazario Serra, Franco Serrao, Paola Silvestri, Paola Silvestrini, Anna Lia Spagnoli, Roby Sperber, Filomena Stilla, Anna Maria Valgimigli, Vincenzo Vento, Roberto Verdecchia, Vittorio Zani, Mario Zarini, Antonio Zinzanella, Stefania Zupi.

LA NAZIONE - Martedì 16 dicembre 2003

fotoali2.jpg

PREMIO ART COLLECTION

Portovenere - 29 Novembre 2003

II ricorso a materiali eterocliti costituisce la caratteristica della ricerca artistica di Alimandi. Gli oggetti, recuperati dalla realtà quotidiana e sottratti al loro fine abituale, vengono aggregati con geometrie di semplicità duchampiana. Alimandi compone con essi i frammenti di una realtà vissuta ordinati con una nuova funzione socratica: aforismi di un viaggio nell'inconscio. La gomma della bicicletta ed il suo pneumatico diventano cosi amplificatori di suoni interiori.

Comunicato stampa

 

100 ARTISTI Per La PACE Va a Roma!!!
Dopo il grande successo di Noli un centinaio di artisti provenienti da tutta Italia e dall'estero hanno aderito con grande entusiasmo e prontezza all'iniziativa. 2/3 mila visitatori in un mese di esposizione. 900 visitatori del sito della galleria www.noliarte.it dove è possibile vedere una panoramica della mostra.

Ampi consensi di pubblico e di critica
Una selezione di "100 artisti per la pace" verrà esposta a nello Show Room Giuliano Ottaviani in via Laurina, 18 - Roma.

Dal 5 al 18 marzo.
Concorso / evento organizzato dalla galleria NOLI ARTE in collaborazione con l'Associazione Culturale Eclettica.
Un modo per dire no alla guerra sempre più vicina e dimostrare il desiderio di pace e giustizia nel mondo.

Noli 8 febbraio 2003
SANTO NALBONE

 

A Noli Cento artisti espongono in difesa della pace
E'stata organizzata in poco meno di un mese ma ha riscosso un immediato interesse e partecipazione da parte di artisti affermati e di giovani alla prima esperienza che hanno risposto con entusiasmo alla proposta di esporre le proprie opere in una mostra a sostegno della pace e contro la guerra. "100 Artisti per la pace" è il titolo della mostra-concorso, allestita nella galleria "NoliArte" in via Portici della Repubblica 11, a Noli ed organizzata da Santo Nalbone, titolare della neonata galleria. L'esposizione, inaugurata lo scorso sabato 1 febbraio con il patrocinio del comune di Noli, è già stata visitata da oltre mille persone. Le opere esposte sono arrivate da tutta Italia ed alcune anche dall'estero. Le tecniche utilizzate dagli artisti sono varie,dall'olio su tela alla tempera,dalla lavorazione su legno a quella su vetro ma unico è il messaggio che arriva al visitatore: un chiaro dissenso alle atrocità ed ai terrori della guerra che emerge chiaramente dagli occhi di un bambino impaurito tenuto stretto tra le braccia del papà ma terrorizzato dalla canna di un fucile impugnato da un soldato, dipinto su tela. E non meno significativa la colomba che tenta di ritrovare la libertà uscendo dalla fitta maglia di una rete metallica, dipinta da De Paoli di Savona o dall'esplosione di colori che caratterizza l'opera della giovanissima Mara Peloso anch'essa savonese. All'iniziativa ha partecipato anche la scuola elementare di Noli che ha realizzato l'albero della pace. La mostra, visitabile tutti i giorni dalle ore 15 alle 18 fino al 28 febbraio a Noli, dal 1 al 15 marzo si trasferirà a Roma in via Laurina, presso la sede dell'associazione culturale"Eccletica". "Stiamo trattando anche con la città di Torino la possibilità di esporre una selezione delle opere anche nel capoluogo piemontese - dice con soddisfazione Santo Nalbone -Sono davvero molto contento della risposta corale ricevuta dagli artisti ma soprattutto dai tanti giovani che, alcuni alla prima esperienza, hanno realizzato un'opera appositamente per questo evento. E' stato proprio questo manifestato desiderio di esprimersi a favore della pace a commuovermi maggiormente ed a convincermi che la mostra non poteva chiudersi in un mese ma doveva portare il messaggio di pace nel maggior numero di località possibile". Il pubblico può esprimere il suo voto a favore di tre opere preferite tramite una tessera apposita consegnata al termine della visita. L'artista autore dell'opera vincitrice avrà diritto ad esporre i propri lavori per due settimane nella galleria Noli Arte. L'intera mostra è visitabile anche sul sito internet www.noliarte.it, visitato in appena quattro giorni da oltre quattrocento "internauti". Gli artisti provengono da ogni parte d'Italia, ma anche dalla Francia, dall'Olanda. Tra i savonesi già noti, ci sono Rosanna La Spesa e Pietro De Paoli, ma anche altri. La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. La galleria è in via Portici della Repubblica, 11.

Silvia Andreetto

IL SECOLO XIX
Martedì 11 Febbraio 2003

contimg.jpg

PARALLELISMI ARTISTICI
Alla Galleria Alba, corso Porta Po 82/a, oggi alle ore 17 si inaugura la mostra di pittura, grafica e fotografica “Parallelismi convergenti”..

LA NUOVA FERRARA
Sabato 22 Giugno 2002


Alla galleria d’arte moderna “Alba” in corso Porta Po 82 si apre alle 17 una mostra di pittura, scultura, grafica e fotografica intitolata: “Parallelismi convergenti”. Partecipano artisti di varie nazionalità europee che mettono a confronto le diverse tecniche e correnti.

IL RESTO DEL CARLINO
Sabato 22 Giugno 2002

 

Successo per la scultura del '900
Guglielmo Giovagnoni
Lo scorso 20 ottobre, alla presenza del Sindaco di Perugia Renato Locchi, dell'Assessore alla Cultura Anna Calabro, del vice Presidente del Consiglio Comunale Paolo Orsini Federici, del Direttore dell'Accademia di Belle Arti di Perugia Edgardo Abbozzo, di docenti universitari, di artisti e varie personalità oltre numerosi soci dell'Associazione Culturale "L.Bonazzi", è stata presentata la mostra "Simboli ed opere scultoree di artisti del '900 umbro". Ideatore ed organizzatore della serata è stato il Maestro Franco Venanti e il luogo, il giardino adiacente la sua abitazione curato dalla moglie Zaira. Il giardino a terrazza, così come può essere concepito in una delle ripide zone della nostra città, con gli alberi, le siepi, i rampicanti, i fiori che l'attardata stagione quasi estiva rende ancora più rigogliosi, i vialetti che lo collegano all'abitazione del Maestro, i capitelli ed altri reperti sembrano far rivivere quei paesaggi che solitamente il tempo in cui viviamo non concederebbe se le abili cure di Zaira non si prodigassero. Lungo i sentieri, tra i cespugli che fanno da cornice, si possono ammirare numerose opere scultoree di artisti del '900 umbro: Edgardo Abbozzo, Leonardo Alimandi, Massimo Arzilli, Carla Berti, Angelo Biscarini, Artemio Giovagnoni, Sauro Malfagia, Daniele Mancini, Venusto Mignini, Gracco Mosci, Bruno Orfei, Giancarlo Santi, Pilade Trabalza, Franco Venanti. Introducendo la serata, il critico d'arte Eugenio Gianni ha passato in rassegna le opere e gli artisti, ha rivolto plauso all'iniziativa di Franco e Zaira Venanti in quanto lo scopo non è solo di raccogliere ma di tramandare ai posteri le opere che gli artisti hanno lasciato nel tempo. Un esempio di questo esiste solo in Toscana con i1 "Giardino di Spoerri" situato nei pressi di Arcidosso (GR). Poi la dottoressa Alessandra Migliorati ha sollecitato le istituzioni ad una maggiore attenzione per favorire l'accesso ai giovani al mondo dell'arte. Quindi il dr. Giuseppe Soderi si è cimentato nella ricerca del valore simbolico di "quelle formelle e pietre sapientemente collocate" nella parete esterna della casa di Franco Venanti che egli definisce "personaggio unico ed imprevedibile che affascina e sconcerta", dando ad esse un significato iniziatico di elevazione spirituale (es. i cherubini, l'aquila, Petaso,la rosa, il leone, il triangolo equilatero quale simbolo di una divinità universale...). Il Sindaco Renato Locchi prendendo la parola, si è mostrato molto compiaciuto dell'iniziativa di Venanti e ha esposto i progetti dell'Amministrazione Comunale nel campo della Cultura nel prossimo futuro dalla grande mostra delle opere del Perugino alle altre iniziative di minore dimensione tese a favorire e a diffondere la cultura e l'arte classica e contemporanea della nostra città. Il maestro Venanti ha quindi ringraziato il Sindaco, le autorità presenti e tutti gli intervenuti invitandoli ad un assiduo dialogo tramite incontri frequenti su arie tematiche di interesse generale.

LA REPUBBLICA
CULTURA & SPETTACOLI
Venerdì 26 ottobre 2001

​

SIMBOLI E OPERE SCULTOREE DI ARTISTI DEL NOVECENTO UMBRO
PERUGIA

Presenti il sindaco di Perugia Renato Locchi, l'assessore alla cultura Anna Calabro, gli artisti e rappresentanti del mondo universitario, e varie personalità, oltre che numerosi soci dell'associazione culturale "L. Bonazzi", sabato scorso è stata presentata la mostra: "Simboli ed opere scultoree di artisti dei novecento umbro". Ideatore ed organizzatore della serata è stato il maestro Franco Venanti. L'iniziativa si è svolta nel giardino adiacente la sua abitazione curato sapientemente dalla moglie Zaira. Nel giardino, fondendosi perfettamente con l'ambiente si potevano ammirare le opere di: Edgardo Abbozzo, Leonardo Alimandi, Massimo Arzilli, Carla Berti, Angelo Biscarini, Artemio Giovagnoni, Sauro Malfagia, Daniele Mancini, Venusto Mignini, Gracco Mosci, Bruno Orfei, Giancarlo Santi, Pilade Trabalza e ovviamente del padrone di casa. La serata è stata introdotta dal critico Eugenio Gianni che ha plaudito all'iniziativa unica nel suo genere salvo un analogo caso in Toscana con il giardino degli Spoerri. Il dottor Giuseppe Soderi ha interpretato i1 messaggio delle formelle collocate nella parete esterna della villa di Venanti, dando ad esse un significato iniziatico di elevazione spirituale (i Cherubini, l'Aquila, la Rosacroce, il Leone, Pegaso, il Triangolo equilatero simbolo della divinità universale).
Il sindaco Renato Lacchi si è compiaciuto con Venanti per l'iniziativa apprezzandone la finalità di mettere in luce la cultura e l'opera degli artisti umbri, tutto ciò in piena sintonia con la politica culturale del comune di Perugia.

CORRIERE UMBRIA
Giovedì 25 ottobre 2001

Promossa da pubblico e istituzioni la mostra dell' Associazione culturale perugina "L. Bonazzi"

Mostra ideata e realizzata da Venanti

 

L'associazione Luigi Bonazzi e la scultura del `900 umbro
Sabato 20 ottobre l'Associazione culturale Luigi Bonazzi presenta un avvenimento di sicuro interesse artistico e culturale infatti alle ore 16,30 in via XX settembre 16, nel giardino della casa del presidente del sodalizio culturale, il pittore Fianco Venanti, viene inaugurata una mostra di "Simboli ed opere scultoree di artisti del''900 umbro".
La rassegna che sarà presentata da Eugenio Gianni e Giuseppe Soderi, presenta una parte di quella importante ed imponente raccolta di opere d'arte che Franco Venanti, anche appassionato e competente collezionista, ha raccolto sino ad oggi un po' ovunque. La mostra che è suggestivamente collocata nel giardino di casa Venanti propone opere scultoree dello stesso Franco Venanti e quindi di Edgardo Abbozzo, Sauto Malfagia, Massimo Arzilli, Giancarlo Santi, Bruno Orfei, Artemio Giovagnoni, Angelo Biscarini, Carla Berti, Leonardo Alimandi e Mosci, insomma quanto di meglio l'arte plastica ha prodotto in Umbria nel corso del secolo appena passato.

IL GIORNALE DELL'UMBRIA
Mercoledi 17 ottobre 2001

fotoali01thumb.jpg

"Non c'è nota un'esaustiva ricognizione sulla scultura del Novecento in Umbria. Il nome degli artisti che si sono susseguiti, al di là di alcuni richiami, sembrano essersi dileguati anche dalla memoria. Eppure, considerando il frutto delle loro fatiche, rappresentano un panorama di grazia e di sapienza che pochi (e non sempre "addetti ai lavori") riescono ad apprezzare ancora oggi. E il caso di Zaira, che nel suo giardino perugino, conosciuto dagli amici e da quanti ruotano attorno alla casa del maestro Venanti, hanno potuto ammirare. Un giardino come non altri, se si pensa che lo scopo non è solo di raccogliere ma di tramandare ai posteri le opere che artisti di rilievo hanno lasciato nel tempo.
La volontà di portare alla luce tale materiale, che ha rappresentato e rappresenta un momento di grande impegno, è degna di apprezzamento e anche di esempio. Meriterebbe, infatti, una perlustrazione accurata in ogni ambito per catalogare ed offrire ad un pubblico attento il risultato o i segnali che hanno motivato la ricerca e forse anche per capire le ragioni per cui si è passati dalla Figurazione al Cubismo, al Surrealismo, all'Astrattismo, all'informale, ecc. I nomi che invitano ad una corretta valutazione, a dire il vero, non sono poi poco noti, e ci riferiamo a Biscarini, Mosci, Giovagnoni, Venanti, Orfei, Abbozzo, Trabalza e tanti altri, più o meno giovani, che hanno voluto offrire il loro apporto.
Come si è accennato, sarebbe auspicabile un'adeguata ricognizione della scultura in Umbria che, per ovvie ragioni, lasciamo a quanti sino ad oggi se ne sono occupati più da vicino. Per quanto ci riguarda, preme rilevare l'errore di lasciare al declino l'opera di artisti che meritano un serio interesse conoscitivo, indipendentemente dalla scelta di rimanere legati alla tradizione o di seguire il muoversi degli eventi.
Parlare oggi di realismo, come nel caso della scultura di Mignini, o di figurazione, alla quale possono ricondursi Biscarini, Giovagnoni e lo stesso Venanti, ecc. può sembrare anacronistico, fuori d'ogni interesse, almeno da parte dei più giovani. E' tuttavia educativo e corretto, dal punto di vista critico, far presente che nulla è possibile "creare" veramente di "originale", di utile e di comprensibile se non ci si pone in posizione dialettica col passato o se non s'individuano radici storiche. Si può rifiutare la storia o parte di essa, se si vuole, ma non la si può disconoscere. Quello che, ad esempio, le poetiche visuali del Novecento hanno proposto, vale a dire l'azzeramento di "senso" del linguaggio, non rappresenta di per sé una visione utopica, poiché l'esigenza di un linguaggio nuovo è sempre stato un problema degli artisti di sempre. Rivedere o ripercorrere le strade dell'arte non vuol dire necessariamente accogliere le istanze del passato, ma più semplicemente rendersi conto di quanto è stato prodotto e rimuoverlo dalle incrostazioni ideologiche. Qui non è possibile entrare nei meriti di una disquisizione sull'arte del momento, ma ci permettiamo di far presente che una mentalità dinamica come quella di un giovane "informatizzato" può competere con quella del passato, ma rischia di non avere humus sufficiente. In altri termini, una cultura "contemporanea" non è tale solo perché si propone la formazione di nuovi linguaggi ma anche perché si muove all'interno di un passato posto sempre in discussione. Ovviamente, tutto si può rigettare, ma questo non giustifica alcuna innovazione in nome della libera creatività artistica.
Ebbene, seguendo un itinerario facilmente ipotizzabile nel giardino di Zaira, i personaggi che vengono ad occupare immediatamente i pensieri sono diversi; tutti di rilievo. D'altronde non sarebbe possibile ipotizzare diversamente, considerata la logica critica per la quale Venanti accoglie le opere nel .giardino della moglie. Un esempio, questo, che solo in Toscana se ne ha uguali, e precisamente il Giardino di Spoerri, situato nei pressi di Arcidosso (GR), riccamente pubblicizzato dalla Regione Toscana. Le differenze, chiaramente, sono tante, a partire dal numero di artisti e di visitatori, ma anche di scelta: rappresentanti delle ultime tendenze quelli di Spoerri, di collegamento tra passato e presente quelli di Zaira. Nei due casi prevale sempre la medesima passione per l'arte. Peccato, però, che la Regione Umbria non manifesti il medesimo interesse della Regione Toscana. Peccato veramente!
Sulla strada del rinnovamento sironiano si muove Gracco Mosci. I bassorilievi trovano nella figurazione arcaica mediterranea sia omogeneità tematiche sia formali. Eccolo, perciò, a modulare lo spazio con una serie di personaggi a cavallo (Cavalieri) e a realizzare la strutturazione dei piani non con l'ausilio della prospettiva ma con la loro sovrapposizione. Quanto Mosci realizza è già nel programma di rinnovamento che, a partire dalla proposta espressionista degli artisti…
…Al di là della presenza di personaggi come Venusto Mignini che, come abbiamo riferito, rimanda alla compostezza formale della scultura classica (Ritratti) e di alcuni ignoti della scuola umbra fine Ottocento - primo Novecento (Ritratto, Bozzetto per un monumento, ecc.), crediamo utile richiamare l'attenzione sull'opera di due romani: Leonardo Alimandi e Carla Berti. Il primo non può che ricordare l'improvvisazione plastica di Martini, ma anche il repertorio di rimandi storici e morfologici, che trova nel neoespressionismo una valida conferma (Dormiente). Della seconda, invece, colpisce il modellato (Metamorfosi 2000), che Sestili definisce "scabro". ma di raffinata sensibilità, tanto da far vibrare - da espressioni di dolente sfinitezza - luci ed ombre…"

Eugenio Giannì
INCONTRI NEL GIARDINO DI ZAIRA
Perugia, 11 settembre 2001


"Nella ricerca di Leonardo Alimandi convivono due anime che si confrontano negli estremi di una sorprendente dialettica: lo spirito ludico e provocatorio delle istallazioni (Senza titolo, 1992; Senza titolo, 1995), in cui il ruolo dell’artefice si gioca tutto nei termini concettuali di una semplice scelta dell’oggetto - quasi ready-made di sapore neodadaista - dialoga con la dimensione figurativa di certe realizzazioni plastiche, in cui l’energia febbrile trova nell'argilla il medium d’elezione. Ecco allora che la materia diventa corpo, si dilata, si contrae, si deforma inseguendo l’idea, in una sintesi espressiva depurata da ogni compiacimento formale e audacemente aperta ad un aggressivo primitivismo. La forma, mai soggiogata dallo spazio, ne è piuttosto l’anima concertante, nei ritmi più concitati o nel pacato fraseggio, laddove l’intreccio dei gesti e l’alternanza dei pieni e dei vuoti obbediscono soltanto al fluire del tempo: i corpi sono ripresi come nei fotogrammi bloccati di un’azione in divenire, di cui l’artista vuoi semplicemente isolare un segmento, lasciando all'osservatore l’intuizione dell’attimo che precede e di quello che segue. In questo senso si possono leggere sia il dinamismo di certe tensioni centrifughe (Corpi in contrasto), che sembrano risolversi in un perpetuo moto circolare o ondulatorio, sia certe accelerazioni espressive: Figura femminile concentra nella forza evocativa del suo essere ritratto parlante lo scambio empatico con l’interlocutore, chiamato a cogliere tutte le sfumature di un incessante e sempre rinnovamento.

Se questi sono gli accenti di un linguaggio scabro e quasi violento, non mancano nelle scelte di Alimandi anche le seduzioni di toni più tenui e meditativi, in cui la materia si plasma nelle pieghe di un trattenuto pittoricismo. E questo il caso di Pensiero, in cui l’essenzialità del gesto si risolve anche in una drastica semplificazione dei piani e in sorvegliate modulazioni della luce.

Lo scultore sembra invece del tutto accantonare la sofferta tattilità delle realizzazioni in argilla, quando affronta temi che lo invitano a percorrere la via di un linearismo calligrafico, si direbbe melodico, che intesse le proprie trame con i valori della superficie. In Fontana, diventa allora citazione colta l’impiego dello stiacciato, con il quale viene tradotta non soltanto la provocazione di una prospettiva anticlassica tutta ribaltata nel primo piano, ma anche la bidimensionalità arcaizzante di un modellato intriso di memorie simboliche. Al sinuoso andamento della linea si lega, indulgendo ad una giocosa sinestesia, la sonorità dell’acqua, che sembra quasi smaterializzarsi nelle onde della propria eco mentre il suono si trasfigura in immagine.

Una vena di inquietudine, specchio di un’ansia di spiritualità niente affatto scontata, si insinua invece nella rappresentazioni dei temi religiosi, come ad esempio nel Cero pasquale, in cui il dramma si sostanzia nel divincolarsi di un corpo, quello dell’uomo-Cristo, in bilico tra un senso di lacerazione che esita ad estinguersi e la sublimante catarsi.

E in questa variegata scelta ditemi e di registri espressivi che si iscrive il percorso di Leonardo Alimandi, ricco di escursioni formali e mai privo di una levità di invenzione che resta intatta sia quando, con l’immediatezza delle sue creazioni plastiche, dà voce alle urgenze del dettato interiore, sia quando, muovendosi nelle libere antitesi del contrappunto, limita il proprio intervento - per restare nei termini della metafora musicale - al divertissement di una istallazione vestendo i colorati panni dell’autoironia. "

STEFANIA PETRILLO
Orvieto 16 Giugno 2001

 

La violenza plastica di Leonardo gli fa travolgere la materia in un corpo a corpo frenetico che non sempre lo vede vincere; ma non indulge al piacevole e non cade mai nel banale. E dove raggiunge un risultato è sempre incisivo e personale e non può essere ignorato.

Elena Molè

1991


Guardando fuori nel mondo siamo circondati dalla luce, Nella luce muore un mondo passato. Camminando sulla dura materia, la compattezza del mondo ci sostiene. Nella luce irradia come pensiero la bellezza. Nello splendore della bellezza muore, il mondo passato. Il mondo futuro germina nella sua solidità, nella sua forza, nella sua potenza, ma anche nella sua tenebra, nell'elemento volitivo materiale.

Rudolf Steiner
Da : QUADERNI DI NOVORGANISMO
ARTE CONTEMPORANEA
Catania 19 Giugno 1995 Collettiva
 
Le sculture di Leonardo insistono su un gioco di tensioni non risolte verso l'esterno, ma imprigionate dentro la materia. Materia duttile e plasmabile, ma che conserva la sua energia vitale; le opere inducono a soffermarci non soltanto sullo scontro di forze plastiche evidenti e chiare, ma sollecitano riflessioni, emozioni su quanto non dichiarano apertamente e che è racchiuso nel loro interno.

Stefania Santinelli
 

II ricorso a materiali eterocliti costituisce la caratteristica della ricerca artistica di Alimandi. Gli oggetti, recuperati dalla realtà quotidiana e sottratti al loro fine abituale, vengono aggregati con geometrie di semplicità duchampiana. Alimandi compone con essi i frammenti di una realta vissuta ordinati con una nuova funzione socratica: aforismi di un viaggio nell’inconscio. La gomma della bicicletta ed il suo pneumatico diventano cosi amplificatori di suoni interiori ".

Vincenzo Minutella
Mostra permanente al Museo di Praia a Mare (CS)

 

Arte come rivelazione

Frammenti proteiformi percorrono in velocità mieliniche vie, combinandosi tra di loro in accostamenti inattesi e suggestivi che si cristallizzano in ribonucleiche immagini. Un lampo di luce abbagliante: Mnemosine, dea della memoria, figlia di Gea (terra) e Urano (cielo) ; Dea dal multiforme aspetto. Prende forma la memoria. Nascono sensazioni ed immagini dal caos dei sogni. Si solidificano e materializzano le visioni: ombre sullo schermo dell'immaginazione che corrono fugaci a ridestare idee vaste ed infinite. Ha origine l'arte: complessa mappa di pensieri e percorsi che conduce nella profondità dell'incoscio. "Suprema poesia" di un atto divino (Accardo Palumbo). "Crogiolo Alchemico" in cui realtà ed immagine diventano proiezioni del sentire e desiderose dell'agire umano (Lo Russo). "Forma essenziale" della mente umana che strappa brandelli di luce colorata e li trattiene dove il caso conduce a peregrinare (Chiarenza). "Catena genetica" di natura infranta (Gallo). "Agglutinazione" di materiali organici, di Beuysiana memoria (Alimandi). "Musica" dai segreti e matematici acccordi (Colusso). Ecco l'evento creativo: Desidero di infrangere schemi convenzionali e ricercare diverso colloquio con la realtà. Un "appello" all'uomo a fermarsi, ad intessere un dialogo con la natura prima che ritorna l'oscurità della memoria ".

Vincenzo Minutella
MNEMOSINE

 

Il motore segreto dell'arte per Leonardo Alimandi è una forza piena e rotonda. Una forza che può essere indifferentemente plastica o concettuale, ma sempre consente alle cose di darsi come tali anche nel confronto con tutto ciò che le riconduce a sistema. Alimandi non fa questione di equilibri o di masse, di simboli o di metafore. ma sempre di entità oggettive che stanno per sé e stanno in un insieme, in ogni caso senza perdite e diminuzioni di senso. Un mattone forato attraversato da uno spago e appeso a un chiodo non e l'equivalente di nulla ma è pur sempre un'idea. Un'idea semplice fatta di parti semplici. Così una lastra di materia umida sezionata come per esperimento può accogliere in sè un evento elementare (attrazione, fecondazione. germinazione. espulsione) senza macchia di mimesi, senza piegarsi ad alcuna forma prescritta. Il modo di procedere, in altre parole, dovrà essere tutte le volte lo stesso: un soppesare e poi librare nello spazio della comunicazione solo ciò che la mente e gli occhi hanno subito afferrato quale unità a sé stante. ma anche e soprattutto un agire contro il principio di gravitazione universale. un evitare che le spinte si confondano e l'energia perda carattere. Solo in questo senso la materia diviene nuovamente importante, cioè come garante dell'autonomia vera degli elementi in gioco, del loro aver titolo a suscitare conferme piuttosto che semplici risposte. Sara allora non tanto una materia vissuta quanto una materia riconosciuta. saggiata non più in se stessa, ma finalmente nel suo significare palese e quasi sfacciato. Il che è poi come dire che nel lavoro di Alimandi il simbolo continua a star fuori della porta ma la sua ragion d'essere è viva e ben presente a se stessa ".

Paolo Balmas
Da : "Caccia in Velocità"
Centro Culturale - SPAZIO ARTE - Perugia
Dal 6 al 20 Marzo 1993
Collettiva


Al centro espositivo della Rocca Paolina si è tenuta una mostra intitolata: Tricromie, a cui hanno partecipato: Francesca Monaco di Lapio, Maria Mulas e Osmida. Il testo in catalogo e di Bruno Cora. La galleria Il Sole invece, propone, - come suggerisce il titolo Un omaggio a Mino Maccari, dove saranno esposte opere eseguite dall'artista dal '55 in poi. Mentre alla galleria SpazioArte si è tenuta una collettiva di giovani artisti intitolata: Caccia in velocità, dove sono siate presentate pitture e sculture di Leonardo Alimandi, Gianfranco Groccia, Diego Mazzoni. Vladimiro Migiani, Salvatore Pepe, Filippo Rejszter; i testi in catalogo sono di Paolo Balmas. L'associazione culturale di via Alfani 4/C, a sua volta, ha ospitato una mostra intitolata: Il carroarmato e la luce: elogio della follia, dove sono state esposte le variegate esperienze pittorico espressive delle appartenenti al Gruppo di Lavoro Zurli (ex ospedale psichiatrico di Perugia).

Paolo Nardon 
Astrazione di maternità - Flash Art
La prima rivista d'arte in Europa

Anno XXVI - n°174 aprile 1993

 
Al Centro Culturale Spazioarte, fino al 20 marzo, opere di Leonardo Alimandi, Gianfranco Groccia,  Diego Mazzoni, Vladimiro Migiani,  Salvatore Pepe,  Filippo Rejszter "

NOTIZIE DA PERUGIA
N. 122 - Marzo 1993
Attualità Internazionale d'arte contemporanea
Perugia

©2018 by Leonardo Alimandi. Proudly created with Wix.com

bottom of page